Life on Mars è una serie televisiva statunitense trasmessa dal network ABC, remake dell'omonima serie televisiva britannica prodotta da BBC One nel 2006-2007. Seppure l'inizio della serie sia estremamente fedele all'originale, con il passare del tempo la versione statunitense si differenzia sempre di più.
Il protagonista Sam Tyler è un detective del New York City Police Department che, a causa di un incidente nel 2008, si risveglia nell'anno 1973, dove si ritrova in forza nella squadra investigativa del 125º distretto di New York City. Nella sua nuova realtà, datata 1973, è sotto la supervisione del Tenente Gene Hunt. Nel corso della serie, Sam Tyler cerca di scoprire cosa gli sia successo e come possa tornare nella sua realtà futura.
La serie mantiene una forte ambiguità sulla situazione di Tyler: non è chiaro se lui abbia davvero viaggiato indietro nel tempo, se sia in coma nel 2008 e il mondo degli anni settanta sia una sua costruzione mentale, se sia davvero nel 1973, o se sia mentalmente instabile.
Solo nell'ultimo episodio della serie si scopre la verità: Sam fa parte del team di astronauti, che stanno per calpestare per primi il suolo di Marte. È il 2035, e tutte le avventure di Sam si scoprono essere state un parto del sonno a stimolazione neurale indotto dal computer, per alleggerire il viaggio verso il pianeta rosso, durato due anni e tre mesi. Il programma che addormenta l'equipaggio (formato dagli stessi protagonisti della serie) permette la facoltà di scegliere l'ambientazione e il proprio ruolo all'interno del sonno: Sam aveva deciso di interpretare un poliziotto nell'anno 2008, ma il programma, a causa di una tempesta di meteoriti incontrata durante il viaggio, ha fatto in modo che Sam venisse investito da un'auto in corsa e che si risvegliasse nel 1973 con lo stesso ruolo.
La serie si conclude con l'apertura del portellone della navicella e i cinque protagonisti della serie pronti a sbarcare sul suolo marziano. L'onore della prima impronta spetta a Gene; ma anziché imprimere la prima orma con lo scarpone da astronauta, lo fa con i suoi caratteristici mocassini bianchi, che ha indossato per tutta la serie.
In tutta la serie, il personaggio di Tyler si trova spesso conteso tra l'ambiente originale del 2008 e la nuova realtà del 1973:
- Tecnologia: il primo ostacolo è imparare a convivere in una nuova realtà dove le più usuali tecnologie sono ampiamente inesistenti e impensabili, quali l'uso del computer o del telefono cellulare;
- Scienze Investigative: essendo un detective, il nuovo Tyler targato 1973 deve re-imparare a svolgere indagini in modo completamente differente, senza l'uso del DNA, del rilevamento delle impronte digitali anche su superfici organiche come la pelle;
- Valori Umani: il 1973 è un anno immerso in grandi tensioni sociali, in cui il confronto sociale (rapporto Uomo-Donna) è razziale e ancora fonte di scontri fra masse popolari. Non solo, Tyler si deve confrontare con modalità di investigazione molto più schiette e brutali rispetto a quelle a cui era abituato.
Oltre ai temi legati al salto temporale, esistono altri importanti filoni narrativi:
- il rapporto tra padre e figlio, che caratterizza tutta le serie e il personaggio di Sam Tyler in particolare;
- il senso della vita e della vita oltre la morte, per cui Tyler cerca di comprendere se arrendersi alla sua esistenza del 1973 o scoprire come tornare nel 2008;
- il dubbio che pervade la serie: Tyler è in coma e sta sognando? O è stato vittima di qualche strano esperimento scientifico? Che cosa si nasconde dietro alle sue allucinazioni?