Marilyn Monroe nasce il 1° giugno 1926 alle 9.30, presso il General Hospital di Los Angeles, come Norma Jeane (ma doveva essere Jean) Baker Mortenson.
Baker come Jasper Baker e Mortenson come Edward Mortenson (ma nessuno dei due è il vero padre) rispettivamente primo e secondo marito di Gladys Monroe, madre di Jean, una donna affetta da gravi disturbi mentali, che la costringono a frequenti ricoveri in ospedale psichiatrico.Norma Jean a causa della malattia della madre trascorre un'infanzia assai travagliata in affidamento a diverse famiglie e presso orfanotrofi, finchè a 16 anni, anche per farla finita con l'incubo dell'orfanotrofio, contrae un matrimonio, destinato però al fallimento, con l'allora ventunenne James Dougherty.Nel 1944 mentre il marito è arruolato in Marina e Norma Jean lavora presso un'industria aeronautica, alla produzione di paracaduti, viene notata dal fotografo David Conover, impegnato a documentare il lavoro femminile nel periodo bellico, che la convince ad iscriversi ad una scuola e ad intraprendere la carriera di modella.Sotto la guida di un altro fotografo, Andrè de Denes, conquista le copertine delle riviste, finchè viene notata dalla Fox e le si aprono le porte di Hollywood.
A vent'anni, nel 1946, divorzia, si schiarisce i capelli e si cambia il nome in Marilyn Monroe (Monroe è il cognome da nubile della madre), il più famoso sex-symbol internazionale del 20° secolo e oltre. La sua carriera di attrice inizia con parti da comparsa ("Ladies of the chorus" del 1949, "Love Happy" sempre del '49 con i Marx Brothers, etc.), poi conquista piccole, ma significative, parti che la lanciano nel firmamento del cinema: nel 1950 in "Asphalt Jungle" (Jungla d'asfalto) e in "All about Eve" (Eva contro Eva), nel 1952 con Cary Grant e Ginger Rogers in "Monkeys Business" (Il magnifico scherzo) etc.Nel 1952 ottiene il suo primo ruolo da protagonista, nei panni di una babysitter psicolabile in "Don't bother to knock" (La tua bocca brucia) e nel '53 con "Niagara", al fianco di Joseph Cotten, ottiene il successo mondiale.Nel 1953 gira ancora "How to marry a millionaire" (Come sposare un milionario) e "Gentlemen prefer blondes" (Gli uomini preferiscono le bionde), con i quali si conferma trionfalmente, nell'olimpo delle star più amate e desiderate dal pubblico.Seguono clamorosi successi come "The river of no return" (La magnifica preda) del 1954 e "The seven year itch" (Quando la moglie è in vacanza) del 1955.Nel 1954 Marilyn sposa il famoso giocatore di baseball, Joe Di Maggio: divorziano dopo meno di un anno, soprattutto a causa della grande gelosia di lui, e Marilyn si trasferisce a New York per studiare all'Actor's Studio. A New York conosce l'affermato commediografo, Arthur Miller, che sposa nel 1956.Nel 1957, prodotto dalla sua casa cinematografica la Marilyn Monroe Productions, fondata con l'amico il fotografo Milton Green, gira "The Prince and the Showgirl" (Il Principe e la ballerina) al fianco di Laurence Olivier.Il primo e unico film della sua casa di produzione risulta un insuccesso, ma nel 1959 è di nuovo in testa ai botteghini con "Some like it hot" (A qualcuno piace caldo).Nel 1960 gira "Let's make love" col francese Yves Montand, con cui avrà un breve, ma intenso e chiacchieratissimo flirt.L'instabilità emotiva della diva si aggrava, forse a causa delle tormentate storie d'amore, prima con John e poi con Bob Kennedy, forse per l'incapacità di avere figli, forse per la mancanza di un amore vero da un uomo in grado di amarla come donna e non solo di ammirarla come una dea.Comincia a ricorrere sempre più spesso ad alcool e barbiturici per curarsi i malumori. Entra ed esce dalle cliniche di disintossicazione. Nel 1962 esce il suo ultimo film: "The Misfits"(Gli spostati), scritto appositamente per lei dal marito Miller e nello stesso anno divorziano.A causa dei continui ritardi, delle ripetute crisi nervose, delle sbornie viene licenziata dal set del film "Something got to give" e, un mese più tardi, nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962, viene trovata morta, apparentemente suicida, nella sua casa, per un' overdose di barbiturici, ma sono in molti a credere che sia stata uccisa.Il mistero sulla sua morte non è mai stato completamente svelato, ma ha sicuramente contribuito a fare entrare Marilyn nel mito.
Nella sua casa al 12305 Fifth Helena Drive - Brentwood - California, dove viveva praticamente sola, nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962 si è spenta, all'età di 36 anni Marilyn Monroe. Venne trovata esanime nel suo letto, completamente nuda. L'FBI ha archiviato il suo caso col termine "suicidio", per l'ingestione di una massiccia dose di Nembutal, un potente barbiturico.Sono molti, però, a sollevare il dubbio sulla reale causa della morte e a sostenere, che in realtà la diva è stata uccisa.A far nascere il dubbio concorrono le relazioni intime avute dall'attrice, prima con l'allora Presidente USA, John Fitzgerald Kennedy e poi, quando questi la lasciò, con suo fratello, il futuro presidente e allora Ministro della Giustizia, Bob Kennedy (entrambi morti assassinati, rispettivamente nel '63 e nel '68). Tutti e due i fratelli, però, troncarono la relazione, gettandola in uno stato di profonda depressione, perchè il rapporto illegittimo con lei nuoceva grandemente alle loro carriere in politica.Ma Marilyn non voleva rassegnarsi a perdere Bob, lo tempestò di telefonate e cercò di ricattarlo minacciando di rivelare la loro relazione.Si parlò, quindi, di un coinvolgimento dei servizi segreti nell'oscura morte dell'attrice, in quanto diventata "un personaggio scomodo".Altre voci affermavano, invece, che la famiglia Kennedy era coinvolta con noti personaggi della mafia, che li appoggiavano nell'avanzamento in politica e che furono questi i mandanti dell'omicidio-Monroe, la quale intralciava i loro piani; in particolare ricorre spesso il nome di un potente boss, Sam Giancana, al quale si attribuisce perfino un flirt con Marilyn.A confermare la tesi dell'assassinio ci sono alcune indiscrezioni, che sostengono che alcuni documenti chiave sono "spariti" dal fascicolo del caso; questi documenti riguarderebbero alcuni segni di effrazione, rilevati nella casa della diva la notte della morte, la scoperta di un'ultima telefonata fatta dalla Monroe prima di morire (forse a Bob Kennedy, forse ad un amico, l'attore Peter Lawford, comunque legato alla famiglia Kennedy per parentela, forse al suo medico) e i referti dell'autopsia.Secondo queste indiscrezioni, i risultati delle analisi sul corpo evidenziarono che nello stomaco della vittima non erano presenti le massicce dosi di farmaco, che sarebbero dovute esserle fatali.