Il termine Beat ha fatto il suo primo debutto agli inizi degli anni '60 e contrariamente a quanto possa fare pensare la parola non è stato inventato in America ma ben si in Italia. Ad utilizzare per la prima volta il termine Beat è stato Renzo Arbore agli esordi del programma radiofonico Bandiera Gialla.
Agli inizi degli anni'60 nel panorama musicale mondiale iniziava a diffondersi un nuovo genere musicale, il Rock. Gruppi come i Beatles iniziavano a suonare un nuovo genere di musica che traeva le sue origini dal rock n roll di Elvis. La rivoluzione del Rock stava ormai invadendo tutto il mondo compresa anche Italia, dove stavano nascendo artisti come Adriano Celentano, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Tony Renis e tanti altri.
Nel 1964 Enzo Arbore vince un concorso in Rai ed inizia a lavorare in radio. Nello stesso periodo inizia a conoscere artisti come i Beatles, Otis Redding, Rolling Stone, Who e tanti altri quasi totalmente sconosciuti in Italia. Arbore rimase cosi incuriositi da questi nuovi gruppi che decise trasmettere questo nuova musica nel suo programma radiofonico Bandiera Gialla insieme a Gianni Boncompagni, sfidando la commissione che sceglieva i brani che avevano diritto di essere programmati, commissione che boccio artisti che i Beatles e lo stesso Adriano Celentano.
Arbore è compagnia per riuscire a trasmettere brani che erano a rischio di censura si erano inventati un escamotage che li aiuto a trasmettere brani che neanche in America erano riusciti a passare. Quando mettevano in onda qualche brano pericoloso, parlavano sulle parti di testo a rischio per aggirare la censura.
Grazie a questo trucco gli italiano poterono conoscere la musica di gruppi come Beatles, Who, Rolling Stones, Otis Redding e tanti altri artisti sopra tutto inglesi che fino a ora erano sconosciuti in Italia.
Questa musica degli anni '60 aveva però bisogno di un nome. Non si trattava più del rock 'n roll di Elvis. Era qualcosa di diverso. Cosi un giorno Enzo Arbore propose a Boncompagni di chiamarla “Musica Beat”, il termine Beat fu preso dai poeti soprannominati “beat generation”. Anche a Gianni l'idea piacque e cosi iniziarono a utilizzare il termine Beat per definire quella nuova musica che trasmettevano durante il programma Bandiera Gialla.
Il termine Beat utilizzato da Arbore e Boncompagni durante la loro trasmissione radiofonica ha avuto talmente successo che, ben presto, è stato adottato come sinonimo di tutto quello che era giovanile, trasgressivo, contro corrente. Presto divento una nuova moda e un nuovo e vero stile di vita. Il termine Beat è stato esportato anche in Francia dove per un certo periodo si sentiva parlare della “Beat Musique”.
Fonte: La Storia del Rock
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