Il 7 ottobre 1948 prese il via lo sviluppo del codice a barra.
L'idea di utilizzare i codici a barra nacque quando Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, rispettivamente professore e studente al Drexel Institute of Technology di Philadelphia, cercarono di rispondere alla richiesta di un'azienda alimentare di automatizzare le operazioni di cassa. Il brevetto arrivò nel 1952 e la diffusione del suo utilizzo avvenne nel 1974.
Da allora si è diffuso in tutto il mondo. Il codice a barre è una rappresentazione ottica, leggibile da una macchina, di dati che descrivono un oggetto. L'idea iniziale era di creare delle semplici etichette leggibili da un fascio di luce. Ma per avere un lettore realmente funzionante si è dovuta aspettare l'invenzione del laser.
Solo nel 1974 è stato possibile migliorare questa tecnologia, tanto da poterla immettere sul mercato. Il suo primo utilizzo risale al 26 giugno del 1974, quando in un negozio di alimentari degli Stati Uniti per vendere un pacchetto di gomme, fu scansionato il codice a barre. Da allora il codice a barre ha avuto una diffusione inarrestabile e oggi è fondamentale in moltissimi settori industriali, dalla produzione alla distribuzione.
Nuove versioni del codice a barre sono in continuo sviluppo, come i QrCode o gli Rfid, e il prossimo passo potrebbe essere rappresentato dai codici 3D, dei veri e propri ologrammi in cui racchiudere una grande quantità di informazioni.