La fattura elettronica è disponibile anche per i benzinai. Anche i distributori di carburante potranno emettere la fattura elettronica per ogni acquisto di carburante effettuato.
La fattura elettronica è una fattura realizzato in formato digitale che dev’essere fatta secondo standard precisi, rappresenta un documento elettronico prodotto in formato XML, il cui contenuto deve essere nel tempo immutabile e non alterabile.
È stata introdotta con la legge finanziaria 2008, in cui l’Unione Europea invita gli Stati membri a prevedere un quadro normativo e tecnologico adeguato a gestire in maniera elettronica tutto il sistema di fatturazione e controllo fiscale, cui va aggiunto l’obbligo di conservazione della documentazione in formato digitale per dieci anni. I principali obiettivi della fatturazione elettronica sono quelli di semplificare la burocrazia e di contrastare l’evasione fiscale.
L’Italia è stata uno dei primi paesi dell’EU ad avviare questo processo di digitalizzazione. Dal 6 giugno 2014 è diventato obbligatorio fatturare elettronicamente nei confronti delle pubbliche amministrazioni italiane. Tutti i possessori di partita iva che collaborano con qualche pubblica amministrazione si sono dovuti adeguare alla fatturazione elettronica e abbandonare la tradizionale fattura cartacea.
La fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione è stata solo una prima fase di questo processo di digitalizzazione, infatti, dal 1° gennaio 2019 è diventata obbligatoria anche tra privati e riguarda tutte le imprese e i liberi professionisti (escluse alcune categorie). La fattura cartacea non ha più alcun valore, l’unico documento fiscale valido è quello digitale e chi non si adegua alle nuove disposizioni, va incontro a sanzioni.
La fattura elettronica, per chi ancora non lo sa, coinvolge anche l’acquisto del carburante. Infatti, dal 1° gennaio 2019 anche i benzinai potranno emettere fattura elettronica. Mentre è diventata obbligatoria per i possessori di partita iva e aziende che vorranno usufruire delle agevolazioni fiscali previste. Tutto questo comporterà che le aziende dovranno adoperarsi con strumenti utili per l’acquisto del carburante con fattura elettronica. Le aziende per adeguarsi possono usare il software e il portale online gratuiti, messi a disposizione direttamente dall’Agenzia delle Entrate, oppure rivolgersi a specialisti che si occuperanno di fornire tutto il necessario per mettersi in regola con le nuove norme. Tali strumenti dovranno essere in grado di fornire al benzinaio i dati dell’azienda per l’intestazione e l’indirizzo telematico del destinatario per inviare attraverso lo SdI, il sistema di scambio dell’Agenzia delle Entrate, la fattura elettronica. Grazie a questo sistema la fattura è controllata e verificata in ogni sua parte dal Sistema di Interscambio. Appena la verifica stata effettuata, il mittente ne riceve notifica e il documento fiscale assume valore effettivo. Sono esclusi dalla fatturazione elettronica l’acquisto di servizi extra, come ad esempio olio, accessori auto, lavaggio e così via, salvo il caso in cui vengono acquistato assieme al carburante, in tal caso è necessario inserirli nella fattura elettronica. In una prima fase la fatturazione elettronica coinvolgeva solo l’acquisto di carburante come benzina e diesel, in seguito è stata estesa anche ad altri carburanti come metano, GPL. Mentre rimangono esclusi l’acquisto di carburante per apparecchiature che non siano veicolo, come ad esempio gruppi elettrogeni, tagliaerba, impianti di riscaldamento e simili.
I vantaggi di questo nuovo sistema sono rappresentati da un alleggerimento della burocrazia ma anche un contrasto all’evasione fiscale grazie alla possibilità di fare controlli in tempo reale sulla congruità tra l’Iva dichiarata e l’Iva versata, dando la possibilità alle autorità di bloccare in tempi celeri le operazioni sospette.