Piccoli come mosche sono la nuova generazione di robot volanti in miniatura.Dispositivi in grado di volare come insetti, riproducendone quasi alla perfezione l'abilità.A inventarli è stato un gruppo di ricercatori dell'Università di Harvard, negli Stati Uniti, dopo dieci anni di lavoro e studi nell'ambito del progetto Robobeep, i primi insetti robotici si sono rivelati un successo.Per crearli, gli inventori hanno sovrapposto dei fogli sottili di fibra di carbonio, in grado di "aprirsi" grazie a una tecnica che prende spunto dai libri "pop-up" per bambini. Le ali possono muoversi grazie a delle strisce di ceramica in grado di espandersi e contrarsi nel momento in cui la macchina viene messa a contatto con un campo elettrico.
Cerniere di plastica sottile fungono invece da articolazioni, mentre un sistema di controllo comanda i movimenti delle piccolissime ali. Attualmente, i "cyber-insetti" sono solo dei prototipi, eppure i ricercatori non escludono che presto possano diventare precursori di macchine volanti ispirate all'entomologia. Inoltre, potrebbero offrire un contributo nel monitoraggio ambientale o nell'assistenza nell'impollinazione delle colture, considerata anche la loro capacità di posarsi senza problemi su fiori in movimento senza sciuparli.Nei test effettuati, i prototipi sono stati collegati con un cavo esterno a dei piccoli alimentatori, poichè non è ancora stato creato un sistema di immagazzinamento dell'energia abbastanza piccolo da poter essere montato sul corpo dei micro-robot: e, proprio la realizzazione di questo, sarà per i ricercatori il prossimo passo.