I giorni della Merla

Giorni della Merla

I giorni della Merla secondo la tradizione ricadono il 29, 30 e 31 di Gennaio e vengano ricordati come i giorni più freddi dell’inverno. Il suo nome deriva da alcune leggende delle tradizioni contadine, che hanno come protagonista una merla.

 

Molte sono le versioni che spiegano l’origine di questa leggenda, ma solo due sono quelle più diffuse ed entrambe sono ambientate nei tre giorni più freddi dell’anno.

 La prima leggenda, sui giorni della Merla, nasce in tempi assai lontani. C’era una volta una merla bianca che aspettava la nascita dei suoi piccoli e covava le uova quando era pieno autunno nel suo nido. Alla fine di gennaio il freddo però si fece insopportabile e la merla bianca che non sapeva come proteggere le sue uova si rifugiò in un comignolo fumante, riparandosi con il calore che saliva dal camino della casa. Dopo tre giorni la merla bianca si accorse che fuori era tornato il sole e che forse poteva uscire dal comignolo e tornare a vivere all’aria aperta. La merla bianca uscì dal comignolo lasciando le uova e si diresse verso una pozzanghera e quando si piegò per bere l’acqua vide la sua immagine riflessa e scoprì di essere diventata tutta nera. Il fumo nero e la fuliggine l’avevano trasformata in una merla nera. Quando le sue uova si schiusero, scoprì che i piccoli merli erano nati tutti neri. Da allora la leggenda vuole che tutti i merli nascessero neri.

La seconda versione sulle origini dei giorni della Merla è, invece, ambientata nel capoluogo lombardo, ha come protagonisti un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Emigrati in città sul finire dell'estate, avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova e poi per l'inverno sotto una gronda, al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare il cibo così che il merlo era costretto a volare da mattina a sera in cerca di cibo. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i figlioletti intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore. La tormenta tenne così lontano il merlo da casa per ben tre giorni (appunto il 29, 30 e 31 di gennaio). Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti che erano diventati tutti neri per il fumo che fuoriusciva dal camino. Nel primo giorno di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale, anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri.

Cosi la tradizione vuole che gli ultimi tre giorni del mese di gennaio (il 29, 30 e 31) siano i tre giorni più freddi dell'anno e vengono chiamati i Giorni della Merla.


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