Il fenomeno delle Plastic Island è stato notato già dai primi anni ’80, del secolo scorso, e non sono un fenomeno naturale ma un effetto collaterale del cattivo comportamento dell’uomo.
La cosiddetta isola di plastica non è altro che un'isola composta da una grande quantità di materiale plastico. Le immagini raccolte dalla NASA negli ultimi 35 anni mostrano che almeno cinque enormi isole di plastica sono state prodotte nell'oceano, la più grande delle quali è il Pacific Garbage Patch (noto anche come Pacific Garbage Vortex).
Questo accumulo è iniziato negli anni '80 a causa dell'aumento dell'inquinamento prodotto dall'uomo e dell'azione delle correnti oceaniche note come vortice subtropicale del Pacifico settentrionale e di uno specifico movimento a spirale in senso orario. Il centro del vortice è un'area relativamente statica dell'Oceano Pacifico, che raccoglie insieme rifiuti galleggianti per formare un'enorme nuvola di spazzatura, che si deposita nel primo strato della superficie dell'oceano.
La National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) degli Stati Uniti ha previsto l'esistenza di una grande discarica di rifiuti del Pacifico in un documento del 1988. Queste previsioni si basano sui risultati ottenuti da diversi ricercatori dell'Alaska che hanno misurato l'accumulo di materie plastiche nel Pacifico settentrionale tra il 1985 e il 1988.