La cherofobia è una patologia di origine ansiosa, inizialmente si pensava che fosse presente solo nella cultura orientale ma negli ultimi tempi si sta manifestando anche in altre parti del mondo.
La cherofobia, che in greco e significa letteralmente “paura di rallegrarsi” è la fobia di aver paura di essere felici. Inizialmente si pensava che questa tipo di fobia fosse per lo più un concetto filosofico o uno stile di vita, ma recentemente si è scoperto essere una vera e propria patologia di origine ansiosa.
Chi soffre di cherofobia è spinto ad evitare in ogni modo di vivere emozioni positive, spinta dalla convinzione che la felicità vissuta duri pochissimo e che possa essere interrotta da un evento tragico, ritenuto inevitabile.
I fattori principali, che spingono coloro che soffrono di cherofobia a respingere la felicità, risiedono nell’idea che più si è felici più si attirano disgrazie, che la soddisfazione personale rende le persone più cattive ed egoiste e che esternare sentimenti positivi sia in realtà un male per sé stessi e per gli altri.
Vivere momenti fi felicità è solo un'illusione che dura pochissimo tempo e, quindi, meglio vivere la propria vita nella tristezza, inconsciamente ritenute più durature di un periodo felice. I più esposti al rischio della cherofobia sono gli introversi, che tendono ad isolarsi facilmente ed evitare le occasioni sociali.
I sintomi sono in linea di massima, identici a quelli delle altre fobie come ansia, panico, impulso di volersi sottrarre ad una situazione temuta e l’unico modo per potere gestirla e sottoporsi a sedute di psiche terapia.
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