Scopofobia
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Cos’è la scopofobia e come si cura

Per sapere cos’è la scopofobia o scrotophobia, conosciuta anche come scoptofobia, eskopofobia o oftalmofobia, bisogna risalire all’origine della parola “scopo”, dal greco skopéo, ovvero “osservare”.

 La scopofobia, quindi, è la paura di essere osservati, di attirare l’attenzione sulle proprie fragilità. Le cause di questa fobia sono spesso psicologicamente, collegate a precisi eventi del passato. Traumi come bullismo o denigrazione dell’aspetto fisico, possono, ad esempio, essere all’origine della scopofobia.

La scopofobia deriverebbe, dunque, da un trauma o semplicemente da un forte senso del pudore tale da condurre all’ossessione e alla paranoia.  Chi ne soffre sviluppa una serie di disturbi correlati, primo fra tutto la paura di parlare in pubblico e paura di stare in luoghi con molte persone. In rari casi, questa fobia può manifestarsi con condizioni neurologiche ben più gravi, come epilessia, sindrome di Tourette e vari disturbi. I soggetti che soffrono di questa fobia tendono ad isolarsi e rimanere in luoghi nessuno li possa osservare.

I sintomi della scopofobia, in linea di massimo, rispecchiano gli stessi delle altre fobie, come ansia, panico, impulso di volersi sottrarre ad una situazione temuta, reazioni emotive decisamente fuori controllo. l’unica cura per questa fobia e la psicoterapia, un processo lento che può richiedere anche diversi mesi, ma se debitamente seguito, può risolvere brillantemente il problema.

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