Indiana Jones è tornato. Dopo quindici anni dall'ultimo capitolo, il professore e archeologo più famoso del cinema si lancia in una nuova e pericolosa missione alla ricerca di un misterioso artefatto.
In questo ultimo capitolo della saga, Indiana Jones sarà alle prese con Il quadrante del destino, una sorta di bussola che indica la posizione di antichi tesori nascosti. Ma non sarà facile: sulle sue tracce ci sono i nazisti, guidati dal crudele Jürgen Voller (Mads Mikkelsen), e un ex amico traditore, Renaldo (Antonio Banderas). Per fortuna, Indy potrà contare sull'aiuto di una giovane e brillante storica dell'arte, Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge), e del fedele Sallah (John Rhys-Davies).
Il film, diretto da James Mangold al posto di Steven Spielberg, è il quinto e ultimo della saga di Indiana Jones. Un omaggio al personaggio creato da George Lucas e Philip Kaufman nel 1981, interpretato da un Harrison Ford ottantenne ma ancora in forma. Il regista riesce a bilanciare azione, umorismo e nostalgia, riproponendo alcune delle scene più iconiche della serie, come le fughe rocambolesche, i cappelli rubati, le fruste scattanti e i serpenti sgraditi. Allo stesso tempo, introduce nuovi elementi e personaggi, come la spalla femminile di Indy, Helena, che non è la solita damigella in pericolo ma una donna intelligente e coraggiosa. Il film si svolge alla fine degli anni Sessanta, in piena guerra fredda e contestazione giovanile. Un periodo di cambiamento che mette alla prova il nostro eroe, costretto a confrontarsi con il passare del tempo e con le sue scelte di vita.
Indiana Jones e il quadrante del destino è un film d'avventura che non delude le aspettative dei fan della saga. Un film che celebra il fascino senza tempo di un personaggio che ha fatto sognare generazioni di spettatori. Un film che chiude con onore una storia iniziata quarant'anni fa. Un film che ci ricorda che l'avventura è sempre là fuori, basta avere il coraggio di cercarla.