L'uomo Vitruviano è una delle opere più famose di Leonardo da Vinci alla pari della famosa Gioconda. Rispetto ad altre opere questa non rappresenta la raffigurazione di una persona importante o appartenuta alla vita del Leonardo. Bensi non è altro che la rappresentazione dell'unione simbolica tra arte e scienza.
Chi era l'Uomo Vitruviano.
L'uomo vitruviano è perfettamente rappresentato all’interno di due figure geometriche, il cerchio e il quadrato, dove il quadrato rappresenta la Terra, mentre il cerchio l’Universo. L’uomo entra in contatto con le due figure in maniera del tutto proporzionale e ciò rappresenta la natura perfetta della creazione dell’uomo in sintonia con Terra e Universo.
L'uomo vitruviano deve il suo nome ai testi di Leonardo Da Vinci ebbe modo di conoscere,1490, in viaggio per Pavia, ebbe modo di conoscere Francesco di Giorgio che lo rese partecipe del suo Trattato di architettura e della lezione di Vitruvio.
Il disegno illustra le proporzioni del corpo umano in forma a spiegarne il significato ci sono due testi esplicativi, nella parte superiore ed a piè di pagina, ispirati ad un passo di Vitruvio.
Leonardo attraverso il suo disegno ha voluto dare testimonianza dell'affermazione della scientificità della pittura. Il Da Vinci voleva infatti fornire una base matematicamente misurabile della rappresentazione artistica, per questo la parte scritta si dilunga sulle proporzioni delle singole parti, partendo dalla dimensione base dell'altezza centrata all'ombelico. Immaginando di sdraiare un uomo sul dorso e di puntare un compasso nel suo ombelico, Leonardo descrive un cerchio che tange la punta delle mani e i piedi allargati.
Inoltre attingendo al suo bagaglio di conoscenze d'anatomia, ottica e geometria Leonardo arricchì l'intuizione vitruviana, arrivando a un modello proporzionale che rappresentava il più alto segno dell'armonia divina, "colta e condivisa dall'arte suprema del saper vedere".
L’opera di Leonardo ha suscitato un immenso fascino sugli artisti delle più diverse tendenze dell’arte moderna internazionale, ispirando rifacimenti, citazioni, performance, celebrazioni, pannelli urbani, disegni, sculture, fotografie, dispositivi scenici, come testimoniano, tra le altre, le opere di artisti come William Blake, Salvador Dalí, Luciano Fabro, Michelangelo Pistoletto, Marina Abramovich e molti altri.
Il disegno è conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.